Tra poesia, diritti e impegno è iniziato il Festival delle Libertà

Ieri a Trapani è iniziato il “Festival delle Libertà“, ricordando le quattro libertà universali proclamate nel 1941 dal presidente americano Franklin Delano Roosevelt: la libertà di parola, la libertà di culto, la libertà dal bisogno e la libertà dalla paura.

Natale Salvo, portavoce di Sinistra Libertaria e organizzatore del Festival, ha spiegato così l’obiettivo dell’evento: «In un periodo storico segnato dal crescente sfruttamento dell’uomo sull’uomo e da una generale sfiducia nella politica istituzionale, riteniamo che sia più utile parlare di temi importanti per la città, piuttosto che offrire solo divertimenti come i soliti festival della panella, dell’arancina, della birra o le partite di calcio, a cui i cittadini sono purtroppo abituati da chi vuole mantenerli nell’ignoranza».

L’evento è iniziato ricordando Mauro Rostagno, ucciso 36 anni fa, senza che si conoscano ancora i nomi dei veri esecutori e mandanti, a parte quello del boss mafioso Vincenzo Virga. Vista la figura “policroma” di Rostagno, come lo ha definito Salvatore Mugno in un suo saggio, si è deciso di concentrarsi sul suo impegno come militante comunista. Si è ricordata la sua attività all’università di Trento, dove lottava anche contro la guerra in Vietnam, e il suo impegno con il movimento Lotta Continua, che denunciava l’assassinio di Stato dell’anarchico Giuseppe Pinelli. A Palermo, Rostagno si batté contro la mancanza d’acqua e di case, arrivando a occupare la Cattedrale per richiamare l’attenzione su questi problemi.

Il primo appuntamento del festival è stato dedicato all’Antigruppo Siciliano, un movimento letterario e culturale promosso da Nat Scammacca. Questo gruppo, attraverso la poesia, portava avanti temi di conflitto sociale. Durante la serata, l’ex preside e poeta marsalese Antonino Contiliano e la poetessa Glenda Scammacca hanno raccontato quel periodo storico, l’epoca dell’underground e della Beat Generation, quando gli studenti di tutto il mondo cominciavano a contestare la società. Proponendo un’alternativa pacifista, antimilitarista, anticonformista e lontana dal consumismo.

I giovani poeti trapanesi Salvatore Martinico, Chiara Torregrossa, Francesco D’Antoni, Martina Fazio e Alessandro Brucato hanno poi presentato le loro poesie, tutte ispirate al tema della libertà, che era al centro dell’incontro.

L’evento è continuato con la declamazione di altre poesie di Contiliano, Crescenzio Cane e Scammacca. Tra le più significative, “Topi, topi, topi”, che descrive la vita nevrotica moderna, vissuta in grandi “gabbie”, con “pensieri sempre uguali” imposti dai media e da un lavoro alienante. In conclusione, durante il dibattito finale, dal pubblico è stata ricordata la deriva anti-libertaria propugnata dall’attuale governo Meloni con il DDL 1660 approvato alla Camera dei deputati e in discussione al Senato.

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