Il Cantiere di aprile: un’invito alla lotta per i diritti dei lavoratori
E’ uscito il numero di aprile del mensile livornese “Il Cantiere”. Nel panorama asfittico del giornalismo d’approfondimento alternativo, tale rivista, offre il punto di vista « dalla prospettiva di una società comunista libertaria ». « “Il Cantiere” – scrivono tra l’altro nella loro presentazione – in questo periodo storico in cui l’estremismo verbale la fa da padrone, dai talk-televisivi alla propaganda politica e spesso anche istituzionale, proverà a spiegare più che a gridare ».
In questo numero, un’ampia inchiesta di Cristiano Valente sulla situazione lavorativa nel mondo. In particolare, nell’articolo “Per un Primo Maggio di lotta e di resistenza”, la ricerca si concentra sull’orario di lavoro.
Scrive qui, tra l’altro, Valente: « Nel ventesimo e nel ventunesimo secolo nonostante una crescente capacità di investimenti, orientati ad incrementare la produttività, nonostante che più macchinari industriali siano stati modernizzati, raggiungendo in alcune lavorazioni la completa sostituzione della manualità umana, è stato impossibile, per i lavoratori, acquisire nuove e significative riduzioni del loro orario di lavoro. Si è così creata una contraddizione tra l’alto livello di produzione, che vede immessi sul mercato mondiale una quantità di merce mai raggiunta in precedenza, e dall’altra, tempi di lavoro aumentati, con salari che non riescono a coprire i fabbisogni dei diretti produttori ».
Quindi Marillina Veca, in “Liberaci oggi dal nostro razzismo quotidiano”, fornisce alcuni spunti in tema di razzismo. « Malattia sociale determinata da ignoranza, paura dell’altro, guerra fra poveri, presenza egemonica della cultura/incultura dei bianchi ». La breve dissertazione si conclude con molti dati e link d’approfondimento.
Infine, segnaliamo l’articolo “Takis Fotopoulos: la democrazia è incompatibile con la libertà” di Natale Salvo che tratta un punto di vista qualificato, quello del filosofo greco Takis Fotopoulos, su un termine abusato: la democrazia.
E’ possibile scaricare gratuitamente il PDF della rivista a questo link.
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