Morosini: Perché voglio la Confederazione delle Sinistre Italiane

Marco Morosini, è tra i fondatori di “CSI, la Confederazione delle Sinistre Italiane”. Una pagina e un gruppo Facebook, qualche migliaio d’iscritti ( quasi 5.000 nel gruppo ) [1]; ma soprattutto un progetto.

Fa l’elenco “della spesa”: « in Italia la situazione è praticamente questa: la forze politiche che si definiscono di “SINISTRA” (ad ognuno le proprie considerazioni), sono:

• Articolo 1;
• Sinistra Italiana;
• Rifondazione Comunista;
• Potere al Popolo;
• Possibile;
• Partito Comunista;
• Partito Comunista dei Lavoratori ».

Qui Morosini semplifica.

In realtà, la galassia delle entità comuniste, o comunque di sinistra, in Italia molto più ampia. Include anche soggetti quali Democrazia Atea, il PCI, il Partito dei Carc, PMLI, Sinistra Anticapitalista, Fronte Popolare, Sinistra Classe e Rivoluzione, solo per citarne alcuni tra i più noti.

Confederazione delle Sinistre Italiane: raccogliere le diverse anime

« Io personalmente – racconta ancora Morosini – ho avuto modo di confrontarmi con due leader delle forze tra quelle menzionate. Entrambi, in pratica, hanno sostenuto, ognuno per le sue ragioni, di non essere interessati ad un progetto nuovo che raccolga le diverse anime ».

Marco Morosini però non ci sta: « Io credo che, se pur queste forze abbiano i loro legittimi motivi da un punto di vista dei singoli partiti, allo stesso tempo NON facciano il bene del popolo italiano ».

Da qui l‘idea della Confederazione delle Sinistre Italiane: « nasce proprio dall’esigenza di unire le forze, entrare in Parlamento per fare serie battaglie di Sinistra, mantenendo ognuno le proprie caratteristiche », spiega.

In proposito, l’articolo 4 dello Statuto della CSI è chiaro: « Il compito della C.S.I. è quello di promuovere in maniera pemanente il dialogo, il confronto, l’unità d’azione da parte delle organizzazioni aderenti ».

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Fonti e Note:

[1] Gruppo Facebook, Marco Morosini, 25 febbraio 2020, “CSI, la Confederazione delle Sinistre Italiane”.