Bertrand Russell: Per pace, Ucraina negozi resa
« Il male peggiore che il nemico potrebbe infliggere con una pace sfavorevole, sarebbe un’inerzia se paragonato al male che ogni nazione si infligge continuando a combattere » [1]. In queste parole di Bertrand Russell sta la soluzione sulla crisi in Ucraina.
« La cosa più saggia, in ogni momento della guerra, sarebbe la pace immediata, nei migliori termini che si possono ottenere », precisa lo scrittore premio nobel per la letteratura ( 1950 ).
USA e UE stanno sacrificando il popolo dell’Ucraina per colpire Russia
La pace una soluzione che, evidentemente, non cercano, in quanto non vogliono, i massimi dirigenti degli Stati Uniti e dell’Unione Europea.
L’Ucraina e il suo popolo, per costoro, sono solo un prezzo per colpire la Russia e la sua economia, e, ancora di più, una maniera per riaffermare quel dominio dell’Occidente sull’Oriente che non esiste più, spazzato dall’emergere di economie come quella cinese o indiana.
In tutto ciò, Zalensky rappresenterebbe un burattino nelle mani degli Stati Uniti, messo lì, alla presidenza dell’Ucraina dopo il colpo di stato del 2014, per obbedire ai loro progetti imperialistici.
Bertrand Russel: impossibile chiedere lo status quo per sempre
Lo spiegava sempre Bertrand Russell in tempi non sospetti: « Noi, che abbiamo possessi, eravamo invaghiti dello status quo ».
Ma lo status quo non deve essere sacro, secondo lo scrittore: « In un mondo in cui le forze mutano e la popolazione incomincia a stare stretta, non è possibile o desiderabile mantenere lo status quo per sempre », sostiene.
« L’unico vero male della sconfitta è l’umiliazione », insiste Russell. Purtroppo, spiega lo scrittore: « La guerra è circondata da fascino e tradizione ».
« L’obiettivo [ della guerra ] è di solito il potere o il benessere. E’ un piacere esercitare autorità su altri uomini. Il vincitore di una guerra può godere di queste gioie più del vinto ».
Tuttavia, il pensiero dello scrittore esprime una chiara condanna tanto l’aggressore che l’aggredito, l’Ucraina quanto la Russia nel caso odierno: « Una nazione che crede che il benessere possa essere assicurato solo dalle sofferenze … non ha un’idea molto chiara di ciò che costituisce il benessere nazionale ».
La soluzione ai conflitti, così ragionando, è quindi naturale: « le nazioni dovrebbero riconoscere volontariamente le opposte richieste che appaiono giuste a paesi neutrali », conclude Russell.
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Fonti e Note:
Credits: Photo by Tori Nefores on Unsplash
Photo by “Russell”, da Wikipedia
[1] Bertrand Russell, “Perché gli uomini vogliono la guerra”, titolo originale “Why Men Fight” (1917).
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