Libertari: L’alternativa non funziona e loro si defederano

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Anche gli anarchici si … scindono. Questa affermazione è formalmente scorretta. Si dovrebbe, infatti, parlare di “defederazione”. Perchè l’anarchico non dovrebbe avere un centro di potere da cui staccarsi ma una federazione di Assemblee. Tuttavia il termine “scissione” è stato ripetutamente utilizzato nel comunicato che ne da notizia.

«Un gruppo di compagni e compagne, firmatari tra gli altri di questo documento, ha deciso di scindersi da AL-FdCA, pur avendo contribuito a consolidarla in decenni di militanza politica», hanno scritto 1. Poi hanno parlato di «scissione sofferta, ma ormai inevitabile di fronte ad una gestione sclerotizzata ed autoritaria».

Occorre precisare che stiamo parlando dei “Comunisti libertari”, uno dei rivoli dell’anarchismo.

L’assemblea che ha determinato la scissione si è tenuta in giugno a Bologna ma solo sul finire del mese scorso se ne è data pubblica notizia.

Spiegano gli anarco-scissionisti: «Non è stato un fulmine a ciel sereno, è stata una scelta sofferta e ragionata di un nutrito gruppo di militanti di fronte al diniego senza appello, da parte della Segreteria di AL-FdCA, di convocare un Congresso straordinario richiesto da tempo. Un diniego che ha rappresentato l’ulteriore prova del livello di sclerotizzazione in atto nell’organizzazione politica da tempo imbalsamata».

Nel documento, gli anonimi firmatari – che si assegnano il nome di “Coordinamento Salamadra” – provano anche a fornire una base ideologica alla propria scelta. Avvertono che «il mondo è sull’orlo di una catastrofe, ambientale sociale culturale e politica» e che per far fronte a tale situazione non è possibile chiudersi «dogmaticamente su se stesse», sulla propria «identità ideologica auto-referenziale» ma valorizzare «la nostra griglia ideologica ma in maniera inclusiva e non rigida».

Sinceramente troviamo criptica l’affermazione.

Sembra certo, comunque, che per il “Coordinamento Salamadra” il «faro principale rimane l’anarchismo di classe» restando sempre «fedeli al nostro indirizzo internazionalista e anti patriottico per costruire argini contro nazionalismo e razzismo, società patriarcale e militarismo, per un mondo in pace, senza guerre».

La notizia ci rattrista, ma restiamo fiduciosi per un positivo sviluppo futuro.

La replica della Federazione passa attraverso un comunicato pubblicato su Anarkismo [2]: costoro sostengono di essersi «adoperati in tutti i modi per impedirlo, proponendo una soluzione politica unitaria» rispetto al «dibattito intenso e difficile, durante il quale sono emerse diverse visioni delle priorità e degli ambiti di intervento politico, nonché diversi modi di interpretare l’organizzazione e il suo funzionamento».

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Fonti e Note:

1Alternativa Libertaria, 24 novembre 2024, “È nato il coordinamento Salamandre”.

[2] – Anarkismo, 20 settembre 2024, “Official statement to sister organizations”.

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