Lotta Comunista, conferenza: globalizzazione e diritti dei lavoratori
Livorno – Martedì 21 gennaio, nel 104° anniversario della nascita del Partito Comunista d’Italia a Livorno, il partito Lotta Comunista ha organizzato una conferenza presso la sede dell’Associazione dei Lavoratori Comunali, in via Caprera 35.
La sala era gremita con oltre sessanta partecipanti. Dopo una breve introduzione, ha preso la parola Federico Samuri, operaio ed esponente di Lotta Comunista. Il suo intervento ha colpito per il taglio concreto, legato alla condizione dei lavoratori salariati.
Samuri ha aperto denunciando gli effetti della globalizzazione liberista: «L’emergere del colosso imperialista cinese scuote i rapporti sociali nelle vecchie metropoli. Siamo in un’epoca in cui vengono messe in discussione le conquiste ottenute durante il precedente ciclo economico. Ora si rischia di perdere ciò che si credeva garantito, inclusi i diritti dei lavoratori».
Tra gli esempi portati, il caso Stellantis (ex Fiat): Dalla nascita del marchio nel 2021, l’azienda ha ridotto il personale del 25%, passando da 53mila a 40mila lavoratori. Pur evitando licenziamenti diretti, ma ricorrendo a uscite volontarie e cassa integrazione, Samuri ha sottolineato che questo sistema rappresenta comunque una decurtazione del salario e riduce le opportunità per i giovani di entrare nel mondo del lavoro.
Samuri ha poi citato altri esempi locali. Molte aziende livornesi, pur mantenendo formalmente i posti di lavoro, hanno abbassato i salari col ricorso ai contratti di solidarietà o alla cassa integrazione, per aumentare i profitti. Un caso eclatante è quello della Prysmian (ex Pirelli): nonostante un fatturato di 16 miliardi di euro e un utile netto di 550 milioni (+7,5% rispetto al 2022), l’azienda ha chiuso lo stabilimento di Battipaglia, lasciando senza lavoro 340 dipendenti.
Secondo Samuri, questi dati evidenziano chiaramente l’esistenza delle classi: «Il capitalismo colpisce sempre i salariati – operai, tecnici, impiegati – che pagano il prezzo delle crisi, mentre capitali e dividendi continuano ad accumularsi».
Un avvertimento importante: il rischio di strumentalizzazione. Samuri ha messo in guardia i lavoratori: «La borghesia cercherà di arruolare il proletariato per difendere mercati, interessi nazionali e, domani, persino per una guerra».
Ha concluso con un appello: unire le forze. Nonostante l’apatia purtroppo diffusa tra i lavoratori, ha invitato i presenti a unirsi al Partito Lotta Comunista, partecipando alle sue attività formative e di solidarietà. Solo così, ha detto, si potranno combattere «le ideologie nazionaliste, razziste e xenofobe promosse dai governi».
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