Sinistra Libertaria, prima assemblea su Discord

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Dallo scorso 10 febbraio, Sinistra Libertaria ha aperto un server su Discord, una piattaforma alternativa ai social tradizionali. L’obiettivo è creare uno spazio di confronto su temi politici, economici e sociali legati al pensiero libertario e di sinistra. Attraverso canali tematici e chat vocali, il collettivo punta a stimolare discussioni e organizzare iniziative concrete per una visione alternativa della società.

Dopo un mese, il server conta 23 iscritti, anche se tuttavia solo 7 risultano attivi. Domenica si è tenuta la prima assemblea online nella “Debate Room” del server. Durante l’incontro sono stati affrontati due temi principali:

Il riarmo europeo e la sovranità dell’Italia

Si è discusso della perdita di sovranità del Paese a causa delle oltre 120 basi NATO in Italia. Un aspetto spesso ignorato dai cosiddetti “sovranisti” di destra. Anche il potere temporale della Chiesa è stato citato come un limite alla sovranità nazionale. Tuttavia, è stato sottolineato che pur si tratta di sovranità statale, mentre quella popolare, pur richiamata dalla Costituzione, di fatto non esiste.

La revisione del Concordato e la separazione tra Stato e Chiesa

Un’idea provocatoria emersa è stata quella di “riprendere Porta Pia”, magari con un gazebo simbolico per “bruciare il Concordato“. La proposta non mette in discussione la libertà di religione, ma critica l’ingerenza della Chiesa nelle leggi dello Stato, come nel caso dell’obiezione di coscienza che ostacola l’accesso all’interruzione di gravidanza.

In proposito, è noto, infatti come «il tasso di obiezione tra i medici e il personale sanitario è talmente alto da rendere problematica o impraticabile l’interruzione di gravidanza in molte zone del paese: le donne che vogliono ricorrere all’IVG faticano a trovare informazioni, devono aspettare molto tempo per abortire oppure sono costrette a spostarsi in un’altra regione per fare l’operazione» [1]. Internazionale, in proposito, rivela che, come conseguenza, in Italia «sono stimati tra i 15mila e i ventimila all’anno» gli aborti clandestini [2].

In proposito, qualcuno ha detto che in un ospedale pubblico «l’obiezione di coscienza non dovrebbe essere ammessa per legge» [2].

In merito ad un’impegno a sostegno della laicità dello Stato, senza radicalismi però, si è ipotizzata un’adesione alla UAAR, l’associazione degli Atei ed Agnostici italiani i cui obiettivi [3] sembrano essere perfettamente in linea coi ragionamenti dell’Assemblea. Tra le iniziative, in proposito, qualcuno ha avanzato la proposta di un volantinaggio davanti le scuole per informare genitori e studenti sulla possibilità di rinuncia all’insegnamento della religione.

Scuola e formazione: una riforma necessaria

L’assemblea ha ribadito il ruolo centrale dell’educazione per affrontare i problemi socio-politici. È stata proposta una riforma scolastica che affianchi alle competenze tecniche lo sviluppo della creatività e il pensiero umanista. Si è parlato di classi miste [2] “ibride”, unite dall’interesse per le materie e non dall’età. Alcuni hanno criticato il valore legale dei titoli di studio, considerandolo un limite alla libertà di apprendimento.

Lavoro e precarietà: una “dittatura economica” da superare

Si è discusso di come il sistema economico imponga una vita centrata sul lavoro, lasciando poco spazio alla politica intesa come cura dell’Umanità. La precarietà economica rende il cittadino vulnerabile e dipendente. Anche la Chiesa, attraverso i suoi servizi assistenziali, crea una sudditanza economica che incide sul voto popolare.

Dall’Assemblea Discord una proposta concreta: servizio civile per tutti

Una delle idee più interessanti emerse è stata l’estensione del Servizio Civile a tutta la popolazione, senza limiti d’età. Attualmente, il Servizio Civile copre solo 7 settori, il che limita fortemente le opportunità di impiego. Andrebbe invece esteso a tutti i lavori pubblici, sia statali che locali. Inoltre, oggi possono accedervi solo i giovani tra i 18 e i 28 anni, escludendo gran parte della popolazione. Un’altra criticità riguarda l’orario di servizio, attualmente pari a 25 ore settimanali: per consentire ai partecipanti di dedicarsi anche ad altre attività personali, come studio, lavoro o arte, l’impegno andrebbe ridotto a non più di 15 ore settimanali.

Questo modello permetterebbe a chiunque di svolgere un ruolo attivo nella società, favorendo il rispetto per chi svolge lavori essenziali e garantendo un’indipendenza economica minima. Oggi, si è detto, “il lavoro lo si subisce, non lo si sceglie“, mentre la Costituzione prevede il contrario.

Con questa nuova comunità su Discord, Sinistra Libertaria vuole offrire uno spazio di confronto e azione per chi rifiuta di restare chiuso nella routine lavoro-famiglia e desidera impegnarsi per un mondo più equo e libero.

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Fonti e Note:

[1] L’Internazionale,1 febbraio 2023, “Perché in Italia i medici obiettori sono così tanti”.

[2] Ad esempio, Chiara Lalli docente di bioetica e di storia della medicina e Caterina Botti, docente di filosofia morale ed esperta di bioetica all’università La Sapienza di Roma. Quest’ultima sostiene: «Chi sceglie quella professione sa che tra i suoi doveri c’è anche quello di praticare aborti. Chi non vuole farlo potrebbe scegliere un’altra professione, un’altra specializzazione oppure operare fuori del servizio sanitario nazionale» [1].

[3] UAAR: Tra gli obiettivi:

  • «Denuncia unilaterale del Concordato e sostituzione degli articoli 7 e 8 della Costituzione con l’affermazione esplicita del principio di laicità dello Stato;
  • Progressiva sostituzione delle festività religiose con ricorrenze civili;
  • Abolizione del meccanismo dell’Otto per Mille, o passaggio a una tassa che gravi solo sul contribuente che vuole espressamente finanziare la propria religione;
  • Cancellazione di ogni beneficio o privilegio fiscale basato sulla religione;
  • Abolizione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, il cui studio avverrà all’interno dei programmi di materie quali storia, geografia e filosofia;
  • Abolizione della legge sulla parificazione scolastica e dei contributi alle università private;
  • Abolizione dell’obiezione di coscienza prevista nei reparti di ginecologia degli ospedali pubblici».

[4] Ed Scuola, Sandra J. Stone, “Classi di età mista – I consigli dei ricercatori agli insegnanti”.

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2 risposte

  1. Salvatore ha detto:

    Vorrei fare una mia riflessione sulla minori possibilità di carriera di lavoro delle donne, dato che emerge dalle statistiche e che secondo me è legato al concetto di maternità. Attualmente, l’indennità di maternità viene coperta in gran parte dall’INPS, riducendo il costo diretto per l’azienda, ma rimangono invece oneri indiretti: anticipi di liquidità, costi organizzativi per la sostituzione e pratiche amministrative che possono pesare soprattutto sulle PMI (Piccole medie e imprese italiane). Se lo Stato intervenisse ulteriormente – ad esempio, attraverso sgravi fiscali aggiuntivi, incentivi per l’adozione di servizi di childcare o forme di sostegno alla gestione del personale – potrebbe alleggerire queste criticità, riducendo le preoccupazioni dei datori di lavoro per quanto riguarda la maternità. In tal modo, le aziende sarebbero più incentivate a mantenere e investire nelle risorse femminili, contribuendo a ridurre il cosiddetto “motherhood penalty” e favorendo così maggiori possibilità di carriera per le donne . Ci vuole più assistenza insomma da parte dello Stato per garantire un diritto sacrosanto, cioè quello delle donne di fare carriera nel lavoro, ed è una cosa che deve garantire lo Stato, non l’azienda privata.

  2. ALESSANDRO ha detto:

    Rispondendo a salvatore , che abbiano entrambi i coniugi con lo stesso tempo di cura della prole, perché tutti i problemi e discriminazioni nascono in primis dalle diseguaglianze e dai privilegi.
    Per un padre è un lusso aver 2 settimane in cui può aiutare la compagna e seguire i figli.
    Di conseguenza questa mancanza va a generare a ruota ricadute pure nei confronti della moglie e dei figli.

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